Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

REPARTO DEGLI ORRORI | Torna al lavoro la dottoressa Stiriti



REGGIO CALABRIA Potrà tornare al lavoro già da domani mattina la dottoressa del reparto di Ginecologia ed Ostetricia, Francesca Stiriti, interdetta dalla professione in seguito all’operazione Mala …

Pubblicato il: 23/06/2016 – 16:42
REPARTO DEGLI ORRORI | Torna al lavoro la dottoressa Stiriti



REGGIO CALABRIA Potrà tornare al lavoro già da domani mattina la dottoressa del reparto di Ginecologia ed Ostetricia, Francesca Stiriti, interdetta dalla professione in seguito all’operazione Mala Sanitas, che ha fatto luce sulla gigantesca cartiera di false cartelle cliniche, che per anni ha coperto errori, omissioni e colpe mediche agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Su richiesta del legale della Stiriti, l’avvocato Monica Falcomatà, il gip ha revocato l’interdizione professionale di dodici mesi inizialmente disposta per la dottoressa, autorizzandola a rientrare in servizio.Una decisione non confortata dal parere favorevole dei pm Annamaria Frustaci e Roberto Di Palma, che hanno segnalato al giudice come indagini e approfondimenti siano ancora in corso, dunque non sia possibile esprimere con cognizione una reale valutazione degli elementi a carico della dottoressa. Osservazioni non valorizzate dal gip, che ha fatto leva sull’atteggiamento collaborativo del medico, come sulla mancanza di precisi indizi a suo carico per revocare la misura. La dottoressa Stiriti dunque già da domani è autorizzata a tornare al lavoro in reparto. Tutti gli altri medici coinvolti nell’inchiesta dovranno invece attendere l’udienza di fronte al Tribunale della libertà, fissata per il prossimo 7 luglio, per far valere le proprie ragioni. 


Scattata circa due mesi fa, l’operazione Mala Sanitas ha fatto luce sul sistema che per anni ha permesso a medici e ostetriche di non rispondere dei gravi errori medici spesso causa dei decessi registrati in reparto, come delle lesioni permanenti riportate da donne e neonati. A imporlo – per il procuratore aggiunto Gaetano Paci e i pm Frustaci e Di Palma, che sul punto hanno presentato un documentato appello – sarebbe stata una vera e propria associazione a delinquere finalizzata a «commettere una serie indeterminata di delitti, in particolare reati di falso in atto pubblico fidefacente attraverso la manipolazione delle cartelle cliniche relative alle pazienti che si sottoponevano ad interventi ginecologici presso gli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, nonché alle gestanti e ai neonati ivi ricoverati, al fine di occultare le responsabilità dei componenti dell’èquipe medica che avevano preso parte a singoli interventi incorrendo in gravi errori dovuti a colpa non lieve».
Nonostante il gip abbia bocciato l’ipotesi – già postulata dalla procura nella richiesta di custodia cautelare – il procuratore Paci e i pm Di Palma e Frustaci hanno deciso di insistere, presentando appello contro quella determinazione. Anche perché – emerge dalla richiesta di incidente probatorio depositata al gip – l’inchiesta sembra progressivamente allargarsi. Adesso che alcuni dei principali indagati hanno iniziato a parlare, i pm non vogliono perdere l’occasione di ricomporre con esattezza il mosaico degli orrori di Ginecologia, individuandone con precisione i protagonisti. Ma il tempo stringe. E non solo «per evitare un’eventuale alterazione delle prove, fin troppo agevole, alla luce del peso specifico degli indagati, molti dei quali ancora in servizio in Ospedale», ma anche perché l’orologio della prescrizione corre. E se non venisse riconosciuta l’ipotesi associativa, il tempo per individuare e perseguire i responsabili sarebbe ancor più esiguo.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x